Codice tributo 3944: che cos’è e come funziona la tassa sui rifiuti urbani TARI

Il codice tributo 3944 identifica la tassa sui rifiuti urbani, di seguito vedremo assieme nel dettaglio di cosa si tratta, come utilizzare questo codice e a cosa serve nello specifico.
Esso, infatti, crea non poca confusione fra gli italiani, quindi, è necessario avere tutte le informazioni che lo riguardano per poter dissipare ogni dubbio.

Cos’è il codice 3944

In base alla Legge di Stabilità del 2014, art,1 comma 639, il codice 3944 è l’importo dovuto a rate dal cittadino italiano per assolvere ai suoi doveri di corresponsione delle tasse, e in questo caso preciso della tassa sui rifiuti.
La suddetta legge ha stabilito che il possesso di un immobile costituisca un valore che può dare un reddito, di conseguenza l’erogazione dei servizi comunali, ai cittadini possessori di immobili, va tassata.
Questa legge ha cambiato anche la denominazione della vecchia tassa dei rifiuti TARES in TARI.

L’Agenzia delle Entrate, però ha agevolato il cittadino, al fine di non fare errori tra i vari codici tributo, e ha mantenuto il codice 3944, che si utilizzava già per il pagamento della vecchia TARES anche per il versamento della TARI.

Da quel momento in poi il codice tributo 3944 va utilizzato solo per il pagamento esclusivo della tassa sui rifiuti denominata attualmente TARI, appunto.

I codici tributo, come questo, non sono altro che codici alfanumerici di 4 numeri creati ed utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per stabilire le quote da pagare e permettere ai cittadini di farlo velocemente.

Questi codici permettono all’Agenzia delle Entrate di rintracciare subito, non solo il tipo di tributo per il quale si versa la quota spettante, ma anche il cittadino che effettua il versamento, quando lo effettua ed in quale misura.
Il codice è altresì utile all’utente, perché da la possibilità al cittadino di avere traccia di tutti i pagamenti della TARI effettuati.

In caso di controlli fiscali, infatti, con questo metodo è più semplice provare che i pagamenti degli importi dovuti si sono effettuati regolarmente.
In sintesi il codice tributo non è altro che uno strumento per poter rintracciare e raccogliere informazioni su chi paga le tasse, quando e quanto le paga.

Ad ogni codice corrisponde un ammontare preciso di denaro che il cittadino deve versare allo Stato, ai Comuni e agli enti locali., il codice 3944, nello specifico è la quota che spetta al Comune per i rifiuti ossia la TARI, che è una tassa che si paga in due rate, una serve per pagare l’acconto e l’altra il saldo la cui scadenza è il 30 novembre di ogni anno.
La tassa serve per pagare tutti quei servizi che sono utili alla raccolta dei rifiuti, al loro trasporto, allo smaltimento in discarica o all’eventuale recupero dei materiali riciclabili.

La TARI non sempre è pagata dal proprietario dell’immobile ma può anche essere pagata dall’inquilino, se la casa è in affitto, perché essendo una tassa sui rifiuti è giusto che la paghi chi i rifiuti li produce.
In sintesi la TARI viene pagata dal proprietario, o dagli aventi usufrutto dell’immobile, qualora lo abitino, in caso di stabili non in affitto, o dall’inquilino, qualora la detenzione in affitto della casa superi i 6 mesi.
Il tributo interessa anche i magazzini, i box auto, gli uffici ed i negozi, ossia tutte quelle aree immobiliari che producono rifiuti urbani.
Se la detenzione della casa è inferiore ai 6 mesi, il proprietario ha due opzioni: pagare lui la TARI, oppure accollarla all’inquilino inserendola nel canone di affitto a lui spettante.

Come si utilizza il codice tributo 3944 per pagare la TARI

Innanzitutto è bene specificare che per poter pagare le quote della TARI bisogna utilizzare il modello F24 semplificato ed inserire nella casella, dove è richiesto appunto il codice tributo, il codice 3944.
Per capire qual è il codice giusto da inserire nelle apposite caselle, basta andare sul sito del Ministero delle Finanze e cercare tra le varie serie di codici che l’Agenzia delle Entrate riporta relative alla TARI in base alla tabella:
– 3944: Tari -tassa sui rifiuti -articolo 1- comma 639-legge 147 del 27/12//2013 / tares – articolo 14, decreto legge n. 201 del 6/12//2011.
L’aliquota della TARI da versare è composta sia da una tariffa fissa che da una variabile.
La parte fissa viene calcolata in base ai metri quadrati dell’immobile, moltiplicando la metratura per un coefficiente fisso unitario.
La tariffa fissa dipende dal numero di persone che vivono nella casa.
Essendo essa un’imposta comunale dipende sia dalla tariffazione, sia dalle scadenze decise da ogni Comune, quindi può differenziarsi da zona a zona, non è uguale in tutta Italia.

Non tutti sanno che una parte della TARI però non va al Comune, ma allo Stato Italiano, e precisamente consiste in una maggiorazione dello 0,30 al metro quadrato.

Vi sono delle riduzioni di tale tassa a favore delle famiglie a basso reddito, o famiglie numerose oppure per i single, che ovviamente produrranno pochi rifiuti vivendo soli nell’abitazione.

Dove trovare il modulo F24 e come inserire il codice tributo 3944

Il modulo F24 semplificato si può tranquillamente trovare in ogni ufficio locale delle Poste Italiane, oppure in ogni sportello di Banca, o ancora, per chi ha maggiore destrezza con internet, questo modello si può scaricare online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Una volta che ci si è procurati il modulo F24 e si passa a compilarlo in tutti le sue parti con i dati richiesti: quelli anagrafici del contribuente, il codice identificativo dell’ente al quale viene versata la tassa, il numero degli immobili, la rateazione e l’anno di riferimento, l’importo dovuto, si procede anche son la compilazione fondamentale della casella che richiede il codice tributo 3944.

Nel dettaglio prima bisogna cercare la sezione Regioni, quindi subito dopo di essa si trova la sezione IMU ed altri tributi locali, qui vi è la casella codice ente/codice comune in cui scrivere il numero identificativo dell’ente locale.
Lo spazio Ravv si barra solamente se la TARI viene pagata tramite ravvedimento operoso (esso consiste in un procedimento, a disposizione dei contribuenti, per segnalare omissioni ed irregolarità tributarie ed avere la possibilità di porvi subito rimedio per regolarizzare la propria posizione nei confronti del fisco, prima che venga emesso l’atto di accertamento e liquidazione degli importi dovuti dall’autorità fiscale preposta).

Di seguito bisogna inserire il numero degli immobili per i quali si paga la TARI, nell’apposito spazio che si trova prima di quello della rateizzazione/mese rif. , nel quale bisogna inserire 0101 se si paga la TARI in un unica soluzione, altrimenti bisogna scrivere il, numero di rate secondo il formato: numero rata/totale rate da pagare.
Nello spazio anno di riferimento si sceglie l’anno per il quale si deve versare la tassa e nello spazio importi a debito da versare si scrive l’ammontare dovuto.
Infine si inserisce il codice tributo 3944 nello spazio che ha la dicitura codice tributo, appunto.
A questo punto l’operazione di corretta compilazione del modulo per il pagamento della TARI è ultimata efficacemente.

Quando non usare il codice tributo 3944

Non tutti sanno che vi sono dei casi specifici in cui il codice tributo 3944 non va assolutamente utilizzato per la compilazione dei modelli F24, e precisamente:
– se si paga la TARI tramite internet banking , al supermercato, presso le ricevitorie abilitate a questo servizio, con il bancomat, in tabaccheria o alla Posta utilizzando il bollettino che viene inviato dal Comune direttamente a casa assieme ai modelli F24;
– quando bisogna pagare delle sanzioni o degli interessi sulla TARI;
– quando bisogna pagare un tributo diverso dalla TARI.